Chirurgia Artroscopica della spalla:
La spalla è un’articolazione molto complessa e come tale può essere interessata da condizioni patologiche che possono riguardare sia le componenti osteo-cartilaginee che muscolo tendinee. Va inoltre ricordato che essa è tra le articolazioni che più frequentemente colpite da sindromi reumatiche, ad esempio artrite reumatoide, fibromialgia e polimialgia.
La cuffia dei rotatori è composta da 4 muscoli che originano dalla scapola e si inseriscono con i loro rispettivi tendini sulla testa dell’omero. Ha due funzioni, quella di permettere determinati movimenti del braccio, e quella di stabilizzare e centrare la testa dell’omero nella glena scapolare.
I tendini della cuffia dei rotatori possono essere lesionati a causa di un trauma (rotture traumatiche) o per una usura cronica che causa la degenerazione del tessuto tendineo e il suo cedimento in assenza di veri e propri traumi (rottura atraumatiche). Le rotture traumatiche conseguono a contusioni sulla spalla (traumi diretti) o per cadute a terra sulle mani o sui gomiti (traumi indiretti).
I tendini della cuffia dei rotatori sono sottoposti a continue sollecitazioni sia nelle attività quotidiane, sia in quelle professionali, sia in quelle sportive. A ciò bisogna aggiungere che, con l’avanzare dell’età anagrafica del Paziente, i tendini della cuffia sono soggetti ad un fisiologico “invecchiamento” che ne altera le caratteristiche riducendone la resistenza. Ciò spiega l’elevata frequenza delle lacerazioni atraumatiche nei Pazienti anziani.
Anche altri fattori, cosiddetti estrinseci, possono favorire le rotture della cuffia. Ne sono esempio le malattie endocrinologiche come il diabete, l’assunzione prolungata di antibiotici fluorochinolonici, il tabagismo.
La chirurgia artroscopica è di estrema utilità, nella maggior parte delle lesioni tendine.
Consiste nel riparare i tendini attraverso piccoli portali d’accesso, delle dimensioni di 1 cm o meno, attraverso i quali vengono introdotti un’ottica collegata ad una telecamera e gli strumenti chirurgici. L’intervento è condotto quindi senza aprire l’articolazione, rispettando tutti i muscoli che la ricoprono. In tal modo il trauma chirurgico è minimo e crea i presupposti per il migliore recupero funzionale.
L’intervento è condotto in regime di anestesia combinata, sia generale che loco-regionale. L’anestesia generale consente di lavorare con il completo rilassamento muscolare del paziente e di controllare efficacemente la pressione diastolica, mentre la loco-regionale è essenziale per il controllo del dolore post operatorio.
In artroscopia è possibile effettuare tutte le procedure chirurgiche necessarie: l’acromion-plastica (l’asportazione della porzione che danneggia i tendini); l’asportazione della borsa sinoviale (se infiammata); la tenotomia (sezione) del tendine del capo lungo del bicipite quando è lesionato o degenerato.
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